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Come può svilupparsi il turismo destagionalizzato nel nostro territorio?

Luigi Di Lello: “Vanno trovati dei pretesti di accesso promuovendo un turismo esperienziale”

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Luigi Di Lello ha partecipato il 6 luglio alla conferenza di presentazione del Corso Introduttivo e preparatorio per guida cicloturistica, presentato a Monteodorisio. Lui è un grande conoscitore del nostro territorio, dei luoghi, delle persone e dei prodotti locali, in particolare della Ventricina. E ‘Presidente dell’Accademia della Ventricina di Scerni, che tutela questo prodotto e promuove l’intero territorio vastese con la collaborazione di 26 comuni del medio e alto vastese, con le aziende che seguono la filiera di recupero dei suini neri per raggiungere un prodotto di altissima qualità, seguendo contratti di filiera, dove si mettono insieme: contadini, allevatori e le aziende. E’ inoltre un grande conoscitore della storia come Presidente dell’associazione “Sulle Orme dei Sanniti” che evoca il popolo italico antico che ha caratterizzato le vicende abruzzesi e molisane prima dei Romani e organizza con la bicicletta dei circuiti, delle escursioni e delle manifestazioni sulle aree sannitiche.  

A proposito del Turismo ha detto: “Ci sono situazioni ataviche sul turismo che purtroppo non abbiamo mai risolto nel nostro territorio. Manca la mentalità e la collaborazione tra pubblico e privato. Auspico che questo progetto per guida cicloturistica vada in questo senso.  Dobbiamo essere bravi a trovare dei pretesti di accesso per i bellissimi borghi del nostro territorio, che non hanno niente da invidiare ad altri luoghi che hanno invece un grande sviluppo turistico. Va promosso un turismo esperienziale, naturalistico, ambientale, storico, culturale. Trovati i pretesti di accesso, vanno comunicati bene, valorizzati, solo allora può partire bene il turismo, non quello balneare, ma quello destagionalizzato.”

Il concetto di vacanza negli ultimi anni è cambiato e soprattutto con la pandemia continua a cambiare, arricchendosi di nuove sfaccettature. C’è il desiderio di fuggire dallo stress e dalla routine di tutti i giorni cercando relax, svago e spensieratezza, fuori dal turismo di massa che rischia di stressare più del lavoro quotidiano. Si cerca un’esperienza intima, lenta, sostenibile e responsabile, fatta di attività indimenticabili con un forte impatto personale, con connessioni a livello sportivo, emotivo, spirituale, culturale, sociale e intellettuale. Si cercano esperienze con le persone, con la storia, l’archeologia, la religione, con le tradizioni del luogo, con l’enogastronomia, per coinvolgere tutti i sensi.  

Chi vuole occuparsi di turismo oggi deve essere bravo quindi ad intercettare tutte le ricchezze del territorio e a creare una rete di persone, enti pubblici e aziende private, associazioni, per organizzare pacchetti, tour guidati, soggiorni culturali ed esperienziali per far assaporare le bellezze del nostro territorio, per trasformare la vacanza in un’esperienza di vita da ricordare. 

 

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