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Calcio nel caos, cosa aspettarci ora?

L’ennesima pagina nera della corruzione in Italia è stata scritta, per quanto ancora il sistema reggerà?

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Il calcio nel pallone. Un amaro gioco di parole, figlio degli avvenimenti dell’ultimo periodo.

Le danze del degrado sono state aperte dal Teramo, finito sotto inchiesta con l’accusa di aver combinato la penultima partita di campionato con il Savona, match in cui gli abruzzesi hanno ottenuto la matematica vittoria del campionato.

Si è poi continuato con il fallimento del Parma, sommerso da debiti per oltre 218 milioni di euro, capaci di cancellare 102 anni di storia, oltre che un vero e proprio patrimonio calcistico. Già, perché insieme ai ducali vanno via anche due Coppe Uefa ed una Supercoppa Europea.

Lo scandalo peggiore, però, è sicuramente quello emerso pochi giorni fa. Un’inchiesta degna di Calciopoli e che mette voglia di voltare completamente le spalle al calcio. Stiamo parlando del caso Catania ovviamente, reo di aver truccato ben cinque partite: Varese-Catania 0-3, Catania-Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0, Catania-Livorno 1-1. 

Gare alterate che hanno permesso agli etnei di raggiungere una tranquilla salvezza, altrimenti fortemente a rischio.

Che cosa succederà adesso? Il Teramo aspetta la sua sentenza con il fiato sospeso. Campitelli e Di Giuseppe dovranno dimostrare la loro completa estraneità ai fatti quando verranno convocati dalla procura federale. Il Parma, ufficialmente fallito, ripartirà dai dilettanti.


Per quanto riguarda i siciliani invece si è ancora alla ricerca dei “treni” mancanti. La sensazione è che ci sarà ancora da scavare per avere una visione complessiva della situazione.

Le conseguenze, ad ogni modo, non saranno certamente leggere e le liste delle squadre partecipanti ai campionati subiranno molteplici variazioni. Non è da escludere una partenza posticipata della prossima stagione.

Si attendono risposte dunque, ma l’unica ed inequivocabile verità è che in tutto questo la vera parte lesa è costituita dai tifosi, quelli veri. Coloro che esultano per un gol e seguono la loro passione ovunque. Eppure, il più delle volte, sono essi stessi ad essere definiti “il male del calcio”, generalizzando ingiustamente su tutta la categoria. Spesso proprio dalle stesse persone corrotte che aspettano treni ad orari improbabili.

Il gioco del calcio non è questo. L’ennesima pagina nera della corruzione in Italia è stata scritta, per quanto ancora il sistema reggerà? 

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