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Avs: "Giacomo Passeri torturato in cella in Egitto, il governo si muova"

Il vicecapogruppo alla Camera, Grimaldi: 'Arrestato un anno fa, no a un nuovo caso Regeni'. E Di Stefano presenta una mozione

Redazione
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"Luigi Giacomo Passeri è stato arrestato un anno fa in Egitto per il possesso di una piccola dose di marijuana per uso personale. Dal 28 agosto 2023 la famiglia non riesce più ad avere contatti diretti con lui, mentre è emerso che in carcere Luigi abbia subito torture e sia stato abbandonato senza cure dopo un intervento di rimozione dell'appendice. Le poche lettere che il giovane è riuscito a mandare mostrano un peggioramento delle sue condizioni psicologiche e il rischio di atti di autolesionismo".

Lo dichiara il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera dei Deputati, Marco Grimaldi, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione. "Non vogliamo altri casi Salis - aggiunge - di sicuro non vogliamo un altro caso Regeni, nessun accordo energetico può giustificare forme di indolenza. L'ambasciata italiana in Egitto deve garantire assistenza e supporto e muoversi perché si svolga un equo e giusto processo in tempi celeri, il governo si mobiliti per riportare in Italia Luigi".

E nei giorni scorsi anche la consigliera comunale del Pd Michela Di Stefano è intervenuta sul caso Passeri, presentando una mozione al presidente del consiglio comunale e al sindaco Masci in cui si chiede urgentemente “l'attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica internazionale” per questo “cittadino pescarese detenuto in Egitto in condizioni preoccupanti”.

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