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Mafia dei pascoli, presentata la terza interrogazione parlamentare in tre anni

La deputata abruzzese del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo torna sui pericoli e l’allarme su queste organizzazioni dopo l’operazione “Transumanza”

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La maxi operazione “Transumanza” della Guardia di Finanza di Pescara, coordinata dalla DDA abruzzese, che ha coinvolto varie regioni ha riportato l’attenzione sulla “mafia dei pascoli” e sui meccanismi truffaldini con cui vengono sfruttati i fondi comunitari.

Nel 2020 era stata presentata, come ha ricordato nei giorni scorsi l’ex responsabile regionale dell’associazione intitolata al giudice Nino Caponnetto Sabrina Nanni, una prima interrogazione parlamentare. All’inizio di questa legislatura era stata depositata una nuova interrogazione. Prima firmataria la senatrice abruzzese del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo. Che, dopo la maxi operazione “Transumanza”, ha depositata una nuova interrogazione in Parlamento. 

«La mafia dei pascoli è un fenomeno allarmante. Per quanto riguarda la nostra Regione già un report del 2018, predisposto da un gruppo di ricerca dell’università de L’Aquila, ne denunciava la crescente pericolosità – lancia l’allarme la parlamentare - la semplicità con cui si accede all’erogazione dei contributi comunitari e la mancanza di controlli rigorosi rendono il sistema dei fondi europei in ambito agricolo un vero e proprio business per le organizzazioni criminali». 

« L’ingerenza delle associazioni mafiose nel settore è una vera e propria piaga che si espande a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale» prosegue Di Girolamo che ringrazia forze dell’ordine e magistrati « che hanno condotto la maxi operazione “Transumanza” e che quotidianamente si impegnano per arginare questo meccanismo criminale». 

«La politica è chiamata a fare la sua parte senza alcun tentennamento – conclude la senatrice abruzzese - ho chiesto quindi nuovamente ai ministri interessati di mettere in campo tutte le più opportune iniziative affinché vengano adottati provvedimenti mirati al contrasto e all’eliminazione di tale fenomeno». 

 

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