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Furto in casa, il segretario del PD Viviani: «Attiverò incontri sulla sicurezza»

L'ex assessore comunale di Alba Adriatica è stato vittima di un furto nella sua abitazione

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«Oggi le nostre proprietà, frutto di sacrifici e le nostre vite valgono poco per le leggi in vigore. Questa disattenzione da parte di chi é deputato a legiferare è "colpevole". I ladri sono entrati nella mia residenza per ben due volte e ormai posso definire la mia famiglia vittima "seriale". Se nella prima visita non ci accorgemmo di nulla perché addormentati, questa volta le cose sono andate diversamente».

Queste le parole dell' ex assessore comunale albense e attuale segretario del PD, Gabriele Viviani, ancora scosso dopo due giorni dal furto. I ladri hanno effettuato il colpo nella sua villa in Via del Vecchio Porto, portando via una somma pari a circa â‚¬400,00 e oggetti di valore.

«Ero sveglio a vedere la tv in salotto - continua Viviani - quando ho capito che i rumori che sentivo non erano causati da mia moglie. Mi sono, quindi, alzato dal divano per capire cosa stesse accadendo. Solo dopo aver visto la porta finestra dello studio aperta, velocemente, ma con non poco timore mi sono avvicinato per capire. A quel punto ho visto la mia auto con le luci accese in retromarcia e due ladri al cancello. Il ladro in auto per guardarmi manda l'auto fuori dal vialetto. A quel punto se fossi stato armato, la rabbia e l'istinto di conservazione mi avrebbero fatto sparare (faccio presente che non amo nè le armi e nè la violenza). Ho avuto qualche secondo per riflettere. Ero lì con il ladro dentro l'auto e almeno altri due nelle vicinanze e dovevo scegliere se affrontarli tutti a mani nude o rientrare e chiamare le forze dell'ordine. Penso di aver fatto la cosa giusta per me e per la mia famiglia chiamando il 112. I carabinieri sono intervenuti 10 minuti dopo la telefonata e hanno verbalizzato l'accaduto, rassicurando la famiglia. Ovviamente in futuro il sistema d'allarme anche se sveglio verrà sempre inserito. Non credo nella giustizia "fai da te", anche se non condanno chi risponde alla violenza con la violenza. La nostra zona oramai è martoriata, molte case vengono violate, con furti a catena, violenza d'ogni genere  e droga spacciata ovunque.
Chi ha la mia età ricorda un Alba Adriatica diversa, con ladri di prosciutti e galline. Oggi, invece la delinquenza è industriale e organizzata ed è con questa che occorre fare i conti. Le Forze dell'Ordine non vengono messe nelle condizioni ottimali. La carenza di leggi adeguate (quelle attuali non tengono conto dei cambiamenti sociali avvenuti) e la scelta della politica di investire poco nei capitoli della sicurezza sono il volano delle criticità attuali. Occorre in questo contesto denunciare alle Forze dellOrdine ogni atto criminale ..dal furto della "gallina" al furto importante. Tutto é importante per il lavoro di individuazione dei delinquenti. Occorre fotografare gli oggetti di valore che si hanno in casa, nella denuncia in caso di furto è utile dettagliare bene le cose rubate, perché consente alle Forze dell'Ordine, nel caso di ritrovo degli oggetti nelle case dei sospettati, di formulare il reato. 
Occorre annotare tutto ciò che si nota di strano davanti alle case, essere solidali con i vicini e creare una rete. Oggi, con i social network si riesce a dare e ricevere informazioni in tempo reale. Occorre forzare le Amministrazioni pubbliche e private affinchè si impegnino per opere di video sorveglianza e controllo del territorio. E' necessario fare incontri per informare i cittadini delle leggi in vigore. Spesso, non conoscono le leggi e per poche centinaia di euro rubati si ritrovano a dover vivere un calvario. Punto l'indice sulla "politica" che vedo incapace di leggere i cambiamenti della società - conclude Viviani -  passato il trauma, mi attiverò per creare punti di incontro per approfondimenti sul tema della sicurezza, utili per la proposizione in Regione di leggi a tutela del patrimonio e dell'incolumità della persona.

 

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